Ketodol 20 compresse 25mg + 200mg

Ketodol 20 compresse 25mg + 200mg

Disponibile
Ketodol 20 compresse 25mg + 200mg
Ketodol 20 compresse 25mg + 200mg
 

Ketodol 20 compresse 25mg + 200mg

Disponibilità immediata

Farmaco antinfiammatorio e antidolorifico.

Maggiori Informazioni
MINSAN 028561037
Produttore alfa_wassermann
Detraibile
Senza Lattosio LATTOSIO PRESENTE
Formato COMPRESSE
Solari SVR
Prezzo da: 10,90 € Special Price 8,93 €
con afarma risparmi 1,97 €
18% in meno

Spedizioni gratuite da 29,90€

Servizio clienti

Resi gratuiti

Spedizioni rapide

Pagamenti sicuri

Eccezionale su Trustpilot

Ketodol 20 Compresse 25 mg + 200 mg

Ketodol è un Farmaco antinfiammatorio utile per il trattamento di varie tipologie di dolore come mal di testa, dolori articolari e muscolari.

Principi Attivi di Ketodol Farmaco per il Mal di testa

Una compressa contiene Ketoprofene 25 mg e un Rivestimento di sucralfato 200 mg che ha la funzione di proteggere lo stomaco dall'azione dell'acido.

Eccipienti

Nucleo: lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico (tipo A), povidone, magnesio stearato.

Rivestimento: amido di mais, carbossimetilamido sodico (tipo A), povidone, talco, magnesio stearato, rosso cocciniglia (E120).

Indicazioni Terapeutiche di Ketodol

Dolori di varia origine e natura come mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali.

Controindicazioni

Il farmaco è controindicato nei pazienti con anamnesi positiva per re azioni di ipersensibilità, quali broncospasmo, attacchi asmatici, riniti, orticaria o altre reazioni di tipo allergico, al ketoprofene, all'acido acetilsalicilico (ASA) o ad altri antinfiammatori non steroidei (FANS).

In questi pazienti sono state segnalate reazioni anafilattiche gravi, raramente fatali.

Il medicinale è controindicato anche nei seguenti casi: ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; in corso di terapia diuretica intensiva; dispepsia cronica; gastrite; insufficienza renale grave; forme gravi di insufficienza epatica (cirrosi epatica, epatiti gravi); porfiria, leucopenia e piastrinopenia; soggetti con emorragie in atto; diatesi emorragica; soggetti con disordini emostatici; insufficienza cardiaca grave; ulcera peptica attiva o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione; storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale conseguenti a precedente terapia con FANS; non somministrare durante trattamenti antibiotici con tetracicline per evitare formazione di sali complessi con inattivazione dell'antibiotico stesso a contatto col sucralfato.

Il farmaco è inoltre controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza, durante l'allattamento ed in età pediatrica.

Posologia Ketodol

Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 1 compressa in dose singola o ripetuta 2 - 3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensità.

E' preferibile assumere il prodotto a stomaco pieno (con un bicchiere di acqua).

Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.

La durata della terapia dovrà essere limitata al superamento dell'episodio doloroso.

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.

Popolazioni particolari.

Pazienti con insufficienza renale ed anziani.

Si consiglia di ridurre la dose iniziale e praticare una terapia di mantenimento con la dose minima efficace.

Si possono considerare aggiustamenti individualizzati solo dopo aver stabilito la buona tollerabilità del farmaco.

Pazienti con insufficienza epatica.

I pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata devono essere seguiti attentamente e trattati con la dose giornaliera minima efficace.

Popolazione pediatrica.

La sicurezza e l'efficacia di ketoprofene non sono state studiate nei bambini.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione

Avvertenze

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l' uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.

L'uso concomitante del farmaco con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, deve essere evitato.

Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione.

Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente stori a di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali .

Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se com plicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate d i FANS.

Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile.

L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali.

Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.

Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina.

Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono il farmaco, il trattamento deve essere sospeso immediatamente.

I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichè tali condizioni possono essere esacerbate.

Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketoprofene può essere associato ad un elevato rischio di grave tossicità gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi.

Anziani.

I pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avv erse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali.

Reazioni cutanee.

Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome d i StevensJohnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS.

Nelle prime fasi d i terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.

Il farmaco deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

Per evitare eventuali fenomeni di ipersensibilità o di fotosensibilizzazione è consigliabile non esporsi al sole durante l'uso.

Precauzioni.

Disfunzione cardiovascolare, renale ed epatica.

Si deve monitorare attentamente la funzione renale all'inizio del trattamento nei pazienti con insufficienza cardiaca, con cirrosi e nefrosi, nei pazienti in terapia diuretica, con insufficienza renale cronica particolarmente se anziani.

In tali pazienti la somministrazione di ketoprofene può causare una riduzione del flusso ematico renale, causa ta dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad uno scompenso renale.

Nei pazienti con test di funzionalità epatica compromessa o con precedenti patologie epatiche si devono valutare regolarmente le transaminasi particolarmente durante terapie a lungo termine.

Con ketoprofe ne sono stati segnalati casi di ittero e epatite.

Il prodotto, come tutti i farmaci antinfiammatori non steroidei, interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologiche.

Il farmaco, pertanto, richiede particola ri precauzioni, o se ne impone l'esclusione dall'uso, allorché' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, insufficienza epatica da lieve a moderata, età avanzata.

Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari.

Cautela è richiesta nei pazienti con anamnesi positiva pe r ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.

Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi.

Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per ketoprofene.

I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono esser e trattati con ketoprofene soltanto dopo attenta valutazione.

Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es.ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).

E' stato riportato un aumento del rischio di fibrillazione atriale a ssociato all'uso di FANS.

Si può verificare iperpotassemia, soprattutto in pazienti con diabete sottostante, insufficienza renale, e/o in trattamento concomitante con agenti promotori dell'iperpotassemia.

In queste circostanze i livelli di potassio devono essere monitorati.

Infezioni: come per altri antinfiammatori non steroidei, in presenza di infezione, gli effetti antiinfiammatori, analgesici e antipiretici del ketoprofene possono mascherare i sintomi di progressione dell'infezione come ad esempio febbre.

Patologie respiratorie.

Pazienti con asma associata a riniti croniche, sinusiti croniche e/o polipi nasali presenta no un rischio piu' elevato di allergie all'aspirina e/o ai FANS del re sto della popolazione.

La somministrazione di questo medicinale puo' c ausare attacchi di asma o broncospasmo, in particolare in soggetti allergici all'aspirina o ai FANS.

Per l'interazione del farmaco con il metabolismo dell'acido arachidonico, in asmatici e soggetti predisposti possono insorgere crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici.

Disturbi visivi.

Se si verificano disturbi della vista come visione offuscata il trattamento deve essere interrotto.

L 'uso di ketoprofene, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

Interazioni

ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE.

Altri antinfiammatori non steroidei (inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2) e salicilati ad alte dosi: e' opportuno non associare il farmaco con acido acetilsalicilico o con altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2): aumento del rischio di ulcere e sanguinamento gastroenterici.

Anticoagulanti (eparina e warfarin) e agenti antiaggreganti (per es. ticlopidina, clopidogrel): aumento de l rischio di sanguinamento.

I FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti come warfarin.

Se non è possibile evitare la somministrazione concomitante, i pazienti devono essere seguiti attentamente .

Litio: rischio di aumentati livelli plasmatici di litio, che a volte possono raggiungere livelli tossici per via di una ridotta escrezione renale di litio.

Dove necessario, i livelli plasmatici di litio dovrebbero essere monitorati con eventuale aggiustamento del dosaggio durante e dopo la terapia con FANS.

Metotrexato a dosi superiori a 15 mg/se ttimana: aumento del rischio di tossicità ematologica da metotrexato, particolarmente se somministrato ad alte dosi (> 15 mg/settimana), probabilmente dovuto a spostamento del metotrexato dal legame proteico e a ridotta clearance renale.

Nei pazienti già in trattamento con ketoprofene è necessario interrompere la terapia almeno 12 ore prima della somministrazione di metotrexato.

Se il ketoprofene deve essere somministrato alla fine della terapia con metotrexato, è necessario attendere 12 ore prima della somministrazione.

Effetti Indesiderati

Come tutti i medicinali, il farmaco può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.

Possono verifi carsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a v olte fatale, in particolare negli anziani.

Classificazione delle frequenze attese: molto comune (>= 1/10); comune (da >= 1/100 a < 1/10); no n comune (da >= 1/1000 a < 1/100); raro (da >= 1/10000 a < 1/1.

000); m olto raro (< 1/10.

000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Patologie del sistema emolinfopoietico.

Raro: anemia dovuta a sanguinamento, leucopenia; non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, aplasia midollare, anemia emolitica.

Disturbi del sistema immunitario.

Non nota: reazioni anafilattiche (compreso shock).

Disturbi del metabolismo e della nutrizione.

Non nota: iponatremia, iperpotassemia.

Disturbi psichiatrici.

Non nota: depressione, allucinazioni, confusione, alterazioni dell'umore, insonnia.

Patologie del sistema nervoso.

Non comune: cefalea, capogiri, sonnolenza; raro: parestesia, discinesia; non nota: meningite asettica, convulsioni, disgeusia.

Patologie dell'occhio.

Raro: visione offuscata.

Patologie del l'orecchio e del labirinto.

Raro: tinnito, vertigini.

Patologie cardia che.

Non nota: insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, palpitazioni e tachicardia.

Patologie vascolari.

Non nota: ipertensione, vasodilatazione, vasculite (inclusa vasculite leucocitoclastica).

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.

Raro: attacchi d'asma, edema della laringe; non nota: broncospasmo (particolarmente in pazienti con nota ipersensibilità ad acido acetilsalicilico e altri FANS), riniti, dispnea.

Patologie gastrointestinali.

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.

Comune: dispepsia, nausea, dolore addominale, vomito, gastralgia, pirosi; non comune: sti psi, diarrea, flatulenza, gastrite; raro: stomatiti ulcerative, ulcere peptiche, colite; non nota: esacerbazione di coliti e del morbo di Crohn, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani, pancreatite, melena, ematemesi.

La frequenza e l'entità di tali effetti risultano sensibilmente ridotte assumendo il farmaco a stomaco pieno (durante i pasti o insieme al latte).

Patologie epatobiliari.

Raro: epatiti, aumento dei livelli delle transaminasi, aumento della bilirubina sierica dovuto a malattie epatiche, itter o.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.

Non comune: esante mi, prurito; non nota: fotosensibilizzazione, alopecia, orticaria, angioedema, eritema, reazioni bollose, comprese sindrome di Stevens-Johns on, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematica acuta generalizzata, dermatiti, eczemi.

Patologie renali e urinarie.

Non nota: anormalità nei test della funzionalità renale, insufficienza renale acuta, nefrite tubulare interstiziale, sindrome nefrosica, disuria.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.

No n comune: edema, affaticamento; raro: astenia.

Esami diagnostici.

Raro : aumento di peso.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

L'uso del ketoprofene durante il primo e secondo trimestre di gravidanza deve essere evitato.

L'inibizione della sintesi di pros taglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo svilupp o embrio/fetale.

Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aum entato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle p rime fasi della gravidanza.

Il rischio assoluto di malformazioni cardi ache era aumentato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%.

E' stato stim ato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.

Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostagla ndine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalita' embrione-fetale.

Inoltre, un aumento di incid enza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sint esi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante i l primo e il secondo trimestre di gravidanza il farmaco deve essere ut ilizzato solamente in caso di necessita'.

Se il farmaco e' utilizzato da donne che stanno tentando di avere un bambino o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere la piu' bassa possibile e la durata del trattamento la piu' breve possibile.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi d i prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) ; disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligoidramnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiagg regante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travagli o.

L'uso del farmaco in prossimita' del parto puo' provocare alterazio ni dell'emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseg uenze per la respirazione.

Di conseguenza, ketoprofene e' controindica to durante il terzo trimestre di gravidanza.

Allattamento.

Non vi sono informazioni disponibili sull'escrezione di ketoprofene nel latte uma no.

Il ketoprofene non e' raccomandato durante l'allattamento.

Fertili ta'.

L'uso dei FANS puo' compromettere la fertilita' femminile e non e ' raccomandato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

Nell e donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte a indag ini sulla fertilita' deve essere presa in considerazione la sospension e del trattamento.

Formato

20 Compresse

Scrivi la tua recensione
Solo gli utenti registrati possono scrivere recensioni. Accedi o crea un account

FAQ

Quali sono i costi di spedizione?

La spedizione è GRATUITA per importi superiori a € 29,90, per importi inferiori il costo ammonta a € 4,90. Consulta la pagina modalità di spedizione.

Quali sono i tempi di consegna?

I tempi di consegna sono di 24/48 ore lavorative e 48/72 lavorative per le isole. Per ordini effettuati con bonifico bancario il tempo di consegna potrebbe essere più lungo poiché prima della spedizione Afarma verifica la ricezione del bonifico. Consulta la pagina modalità di spedizione

Posso pagare alla consegna?

Su Afarma accettiamo pagamenti in contrassegno. Per questo tipo di pagamento è previsto un supplemento di € 3,90.

Posso effettuare il reso di un prodotto?

Il diritto di recesso, consultabile anche nella nostra sezione resi e rimborsi, indica che se non dovessi essere soddisfatto dell’acquisto puoi restituire l'intero ordine gratuitamente entro e non oltre 14 giorni dalla data di consegna dell’ordine.

Chatta su Whatsapp