Aspirina C Bustine Granulato Orale 10 Bustine 400mg+240mg

Aspirina C Bustine Granulato Orale 10 Bustine 400mg+240mg

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Aspirina C Bustine Granulato Orale 10 Bustine 400mg+240mg
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Aspirina C Bustine Granulato Orale 10 Bustine 400mg+240mg

Disponibilità immediata

Farmaco a base di Vitamina C e Acido Acetilsalicilico utile per influenza e raffreddore e anche in caso di dolori e nevralgie. 

RAFFREDDORE

Maggiori Informazioni
MINSAN 004763153
Produttore Bayer
Detraibile
Senza Glutine GLUTINE NON PRESENTE
Formato GRANULATO
pallina natale
Prezzo da: 8,00 € Special Price 6,50 €
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Aspirina C Bustine Granulato Orale 10 Bustine 400mg+240mg

Principio attivo

Ogni bustina contiene: acido acetilsalicilico 400 mg, acido ascorbico (vitamina C) 240 mg.

Eccipienti: saccarosio, sicovit (E110), acido citrico, sodio citrato monobasico, sodio bicarbonato, sodio carbonato, concentrato d'arancia, aroma di arancia in polvere, saccarina E 110, saccarosio.

Indicazioni d'Uso

Aspirina C in bustine si utilizza come terapia sintomatica di febbre e sindromi influenzali e/o da raffreddamento.

Si può utilizzare anche per mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.

Controindicazioni

ASPIRINA granulato effervescente con vitamina C è, controindicata in caso di:

- ipersensibilità, a principi attivi (acido acetilsalicilico e acido ascorbico), ad altri analgesici (antidolorifici)/antipiretici (antifebbrili) / farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti,

- ulcera gastroduodenale,

- diatesi emorragica,

- Insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi

- deficit della glucosio -6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo),

- trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più,) o con warfarin (vedere paragrafo 4.5),

- anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze ad attività, simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei,

- ultimo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6), 

- bambini e ragazzi di età, inferiore a 16 anni,

- Nefrolitiasi o storia pregressa di nefrolitiasi,

- Iperossaluria,

- Emocromatosi.

Posologia e Modo d'Uso

Adulti: versare in mezzo bicchiere d'acqua il contenuto della bustina. Mescolare con un cucchiaino. Prima di bere attendere che cessi la lieve effervescenza.

Ti consigliamo l'assunzione di 1 bustina ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 3-4 bustine al giorno.

L'uso del prodotto è riservato ai soli pazienti adulti.

Non assumere il prodotto per più, di 3-5 giorni senza il parere del medico.

Consultare il medico nel caso in cui i sintomi persistano.

Usare il medicinale per il periodo più, breve possibile.

Assumere il medicinale preferibilmente dopo i pasti principali o, comunque, a stomaco pieno.

Popolazioni speciali Popolazione pediatrica  Aspirina granulato effervescente con vitamina C non è indicato per l’uso nella popolazione pediatrica.

Anziani  Nei pazienti anziani utilizzare il dosaggio minimo efficace.

Pazienti con compromissione della funzione epatica  L’acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione della funzione epatica (vedere paragrafo 4.4).

Pazienti con compromissione della funzione renale  L’acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione della funzione renale.

Controindicazioni

Associazioni controindicate (evitare l’,uso concomitante - vedere paragrafo 4.3) - Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicità, del metotrexato, il rischio di effetti tossici è, maggiore se la funzione renale è, compromessa. - Warfarin: grave aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell’,effetto anticoagulante. Associazioni non raccomandate (l’,uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio- vedere paragrafo 4.4) Antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di emorragia per somma dell’,effetto antiaggregante. Trombolitici o Anticoagulanti orali o parenterali: aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell’,effetto farmacologico. FANS (uso topico escluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi. Metotrexato (dosi inferiori a 15mg/settimana): l’,aumento del rischio di effetti tossici (vedi sopra) deve essere considerato anche per il trattamento con Metotrexato a bassi dosaggi. Inibitori selettivi del re-uptake della Serotonina (SSRI): incremento del rischio di sanguinamento dell’,apparato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sinergico. Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio (l’,uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio- vedere paragrafo 4.4) ACE-inibitori: riduzione dell’,effetto ipotensivo, aumento del rischio di compromissione della funzione renale. Acido Valproico: aumento dell’,effetto dell’,acido valproico (rischio di tossicità,). Antiacidi: gli antiacidi assunti contemporaneamente ad altri farmaci possono ridurne l’,assorbimento, l’,escrezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcalinizzate. Antidiabetici (es: insulina e ipoglicemizzanti orali): aumento dell’,effetto ipoglicemizzante, l’,uso dell’,acido acetilsalicilico nei soggetti in trattamento con antidiabetici deve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia. Digossina: aumento della concentrazione plasmatica di digossina per diminuzione dell’,eliminazione renale. Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicità, dell’,acido acetilsalicilico e degli altri FANS, riduzione dell’,effetto dei diuretici. Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicità,) Fenitoina: aumento dell’,effetto della fenitoina. Corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell’, insufficienza corticosurrenale): a) aumento del rischio di lesioni gastrointestinali, b) a causa dell’,aumentata eliminazione dei salicilati indotta dai corticosteroidi si ha riduzione dei livelli plasmatici di salicilato.Per contro dopo interruzione del trattamento corticosteroideo, si puo’, verificare sovradosaggio di salicilati. Metoclopramide: aumento dell’,effetto dell’,acido acetilsalicilico per incremento della velocità, di assorbimento. Uricosurici (es: probenecid, benzbromarone): diminuzione dell’,effetto uricosurico. Zafirlukast: aumento della concentrazione plasmatica di zafirlukast. Deferoxamina: l’,uso concomitante di acido ascorbico può, determinare un’, aumentata tossicità, tissutale del ferro specialmente a livello cardiaco e causare scompenso cardiaco. Aspirina 400mg granulato effervescente contiene sistemi tampone che potrebbero ridurre gli effetti dell’,ormone tiroideo Levotiroxina. Alcool (vedere paragrafo 4.4) La somma degli effetti dell’,alcool e dell’,acido acetilsalicilico provoca aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento. È, comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall’,impiego del prodotto. Interferenza con esami clinici di laboratorio Vitamina C Poiché, la vitamina C è, un agente riducente (cioè, un donatore di elettroni), può, causare interferenze chimiche nei test di laboratorio che comportano reazioni di ossido-riduzione, come le analisi del glucosio, creatinina, carbamazepina, acido urico nelle urine, nel siero e del sangue occulto nelle feci. La vitamina C può, interferire con i test che misurano il glucosio urinario e sanguigno portando a una lettura falsificata dei risultati anche se non ha alcun effetto sui livelli di glucosio nel sangue.

Effetti Indesiderati

Gli effetti indesiderati osservati più, frequentemente sono a carico dell’,apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% dei soggetti che assumono acido acetilsalicilico come analgesico-antipiretico. Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali. Questi disturbi possono essere parzialmente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno. La maggior parte degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento. Gli effetti indesiderati osservati con l’,acido acetilsalicilico sono generalmente comuni agli altri FANS. Patologie del sistema emolinfopoietico: prolungamento del tempo di sanguinamento, emorragia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari. A seguito di emorragia può, manifestarsi anemia emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici come astenia, pallore e ipoperfusione. Patologie del sistema nervoso: cefalea, capogiro. Raramente: sindrome di Reye (*). Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti che, in casi, isolati, può, risultare potenzialmente letale. Patologie dell’,orecchio e del labirinto: tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio auricolare). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: malattia respiratoria esacerbata dall’, acido acetilsalicilico, sindrome asmatica, rinite (rinorrea profusa), congestione nasale (associate a reazioni d’,ipersensibilità,). Epistassi. Patologie cardiache : distress cardiorespiratorio (associato a reazioni d’,ipersensibilità,). Patologie dell’,occhio : congiuntivite (associato a reazioni d’,ipersensibilità,). Patologie gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale (occulto), disturbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale gengivorragia. Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampi forme (associate a reazioni d’,ipersensibilità,). Raramente: infiammazione gastrointestinale, erosione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomito di sangue o di materiale “,a posa di caffè,”,), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite. Molto raramente: ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio. Frequenza non nota (soprattutto nel trattamento a lungo termine): - Malattia dei diaframmi intestinali. Patologie epatobiliari : raramente: epatotossicità, (lesione epatocellulare generalmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi. Patologie della cute e dei tessuti sottocutanei :eruzione cutanea, edema, orticaria, prurito, eritema, angioedema (associate a reazioni di ipersensibilità,). Patologie renali ed urinarie : alterazione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emodinamica renale) e lesione renale acuta, emorragie urogenitali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione : emorragie procedurali, ematomi. Disturbi del sistema immunitario : raramente: shock anafilattico con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifestazioni cliniche. (*) Sindrome di Reye (SdR) La SdR si manifesta inizialmente con il vomito (persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità,: da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della personalità, (irritabilità, o aggressività,) a disorientamento, confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza. È, da tener presente la variabilità, del quadro clinico: anche il vomito può, mancare o essere sostituito dalla diarrea. Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influenzale (o simil-influenzale o di varicella o ad un’,altra infezione virale) durante il quale è, stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati, l’,attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilità, di una SdR. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’,autorizzazione del medicinale e’, importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è, richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione. Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e Allattamento

Fertilità, L’,uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità,, di cio’, devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità, o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità,. Gravidanza L’,inibizione della sintesi delle prostaglandine può, influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’,uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’,1% fino a circa l’,1,5%. È, stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre- e post- impianto e di mortalità, embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è, stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, l’,acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità,. Qualora farmaci contenenti acido acetilsalicilico siano usati da una donna che cerca una gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattamento dovrà, essere il più, breve possibile e la dose la piu’, bassa possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle i prostaglandine possono esporre: il feto a: - tossicità, cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), - disfunzione renale, che può, progredire ad insufficienza renale con oligo-idroamnios, la madre e il nascituro, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può, manifestarsi anche a dosi molto basse, - inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l’,acido acetilsalicilico è, controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento ASPIRINA granulato effervescente con vitamina C è, controindicata durante l’,allattamento (vedere paragrafo 4.3).;

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